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giovedì 27 maggio 2010

Via di Villa Massimo: il parco Marguerite Duras

Si era parlato di allargamento del punto ristoro, adesso si comincia a capire di più....

Nella pinetina di via di Villa Massimo si sta valutando l'incredibile ipotesi di un parcheggio interrato.

Italia Nostra ha sempre sostenuto il principio, a nostro parere inderogabile, che i parcheggi interrati dovessero essere costruiti sotto l'asfalto e mai sotto i giardini di quartiere.

I gioielli svenduti di Roma



La zona è pedonale ma le strade intorno a piazza del Pantheon e a piazza della Minerva sono prese d'assalto dal parcheggio selvaggio.

Italia Nostra Roma denuncia il degrado INSOPPORTABILE DEL CENTRO STORICO: gli orari per il carico e scarico merci non sono rispettati (solo dalle 7 alle 10 del mattino) e si fa di tutto per aggirare la zona ZTL rendendo la piazza e le strade limitrofe un gigantesco parcheggio fra il Tempio Romano e Piazza della Minerva.
Italia Nostra Roma chiede dove siano finiti i controlli, ci sarebbe bisogno,infatti, di un presidio permanente dei vigili urbani. E' indecente vedere ridotto in quello stato uno dei nostri gioielli!

Le pedonalizazioni senza successo sono tante, le macchine continuano a entrare e a sostare in doppia fila, le auto blu attendono sulle strisce gialle riservate allo scarico merci, le minicar piccole e scattanti parcheggiano ormai ovunque.


L'educazione e la civiltà hanno lasciato da tempo spazio all'ignoranza, al privilegio e alla volgarità in un paese dove le regole non significano più nulla.

martedì 25 maggio 2010

2000 firme + NOBEL per il PARCO di MARGUERITE DURAS, via di Villa Massimo


Rita Levi Montalcini ha aderito alla Raccolta Firme per salvare il parco dall'ampliamento delle strutture commerciali.

Maggioranza e opposizione d'accordo: bocciato il nuovo progetto.

La polizia municapale ha diffidato uno dei due gestori del parco dall'utilizzare giochi elettronici e trasmesso il provvedimento al Servizio Giardini.

I tanti usi impropri nei parchi pubblici di Roma

Gli abitanti del III Municipio di Roma protestano: vogliono salvare il Parco Marguerite Duras di via di Villa Massimo dall'ampliamento delle strutture commerciali già peraltro esistenti.
Italia Nostra Roma da tempo si oppone alla cessione delle aree verdi di Roma ai privati. Dietro alla creazione di "punti verdi qualità" e "punti verdi infanzia"infatti si nasconde l'ormai noto piano speculativo di privati che costruiscono nuove costruzioni a loro esclusivo vantaggio economico in aree pubbliche.
La battaglia di Italia Nostra riguarda anche Villa Ada e Tor di Quinto.
Nei parchi pubblici alberature vengono abbattute senza spiegazioni, sorgono misteriosamente prefabbricati con videogiochi e slot machine non certamente utili all'infanzia, d'estate gigantesche strutture gonfiabili private servono a far divertire i nostri figli, che si disabitueranno sempre più allo stare nel verde e all'aperto semplicemente per starci e giocare!
Italia Nostra chiede all'Assessore all'Ambiente di fermare le concessioni o convenzioni in itinere che prevedono di affidare la gestione del verde pubblico ai privati.
L'Assessore avvii subito la consultazione dei cittadini e delle associazioni prima di ogni decisione.

giovedì 20 maggio 2010

CITTA' GIARDINO O CITTA' DESERTO

COMUNICATO STAMPA
19 maggio 2010


Sei pini domestici abbattuti senza apparente motivo


Nel giardino di un villino degli anni trenta in IV Municipio sono stati demoliti sei pini domestici in perfetta salute.
La Città Giardino era nata con il lodevole obiettivo di dotare ogni villino di un ampio giardino e l’immagine di quel quartiere è ancora una perla rara rispetto ad altri quartieri abbelliti dopo di qualche stento filare di alberature stradali.
Città storicizzata per il Piano Regolatore Generale. Ma non conta nulla. Le alberature private sono completamente prive di tutela e ogni proprietario può decidere di demolire senza consultare nessuno.
E’ urgente che l’Assessore all’Ambiente, Fabio De Lillo, approvi il regolamento del verde cittadino che pone limitazioni alle demolizioni degli alberi privati.
Non possiamo assistere passivi a questo stillicidio che trasforma i quartieri e impoverisce Roma del suo strepitoso patrimonio naturale.

lunedì 17 maggio 2010




Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo

COMUNICATO STAMPA

Il Coordinamento dei Comitati anti-Cartellopoli richiede il commissariamento del settore affissioni del Comune
Il Comitato: dall’Assessore Bordoni molte parole, pochi fatti
I cartelloni? Sono quasi 100mila di cui il 90% abusivi o illecitamente installati: il tetto massimo è 7mila!
Ha proprio ragione l’assessore Bordoni che nella sua intervista a Repubblica di ieri considera “campato in aria” il numero di 60mila cartelloni di cui si favoleggia. Il numero è campato in aria anche secondo noi, visto che si galoppa spediti verso i 100mila impianti. Altro che i 30mila dichiarati dal Comune…
Quando l’assessore afferma che gli impianti in questo ultimo anno non sono aumentati, fa un torto alla sua competenza, ma soprattutto tiene in scarsa considerazione la sensibilità e l’attenzione dei cittadini romani. Non si può negare l’evidenza; se davvero l’inaudita invasione di impianti deriva da ricollocamenti dovuti ai cantieri della metropolitana saremo lieti di visionare i documenti in merito. Evidentemente in città sono in costruzione almeno 15 linee di metrò in contemporanea e non ce ne siamo accorti…
Per mettersi alle spalle una situazione surreale e unica al mondo l’assessore Bordoni, invece del subdolo tentativo di etichettare politicamente la protesta -che è apolitica per eccellenza, trasversale, animata solo dal buon senso e dal rispetto verso la città di Roma e unisce i cittadini del centro con quelli della periferia- ha ora però una chance che gli è stata offerta dagli stessi cittadini. Sarebbe sufficiente, infatti, adottare la Delibera di Iniziativa Popolare frutto della sintesi di oltre 100 comitati e reduce –dopo solo una settimana- dalla raccolta delle prime mille firme sulle cinquemila necessarie in tre mesi per essere presentata in Consiglio Comunale. Nella delibera c’è tutto quello che l’assessore deve fare, a partire dall’abrogazione di ogni deroga al Codice della Strada, marcando così una netta discontinuità con la precedente amministrazione. Perché la sicurezza dei cittadini e la dignità della città non son cose da potersi svendere in cambio di 1.800 euro annui a cartellone.
L’assessore Bordoni ha infatti ragione quando addebita al passato il germe del caos attuale, ma non deve dimenticare che le deroghe introdotte nel 2004 hanno trovato humus fertile solo dal marzo 2009 con l’approvazione dell’ormai famigerata delibera 37 che ha modificato le procedure burocratiche consegnando la città nelle mani di ditte senza scrupoli e talvolta direttamente collegate alla criminalità organizzata.
Oggi la situazione è purtroppo fuori controllo. E serve a poco il progetto sperimentale di cui si è parlato riguardo a Piazzale Clodio. Lì l’amministrazione, per “riqualificare”, vuole recintare la piazza con qualcosa come 600 metri lineari di parapedonali pubblicitari, una tipologia di arredo urbano che sarebbe inaccettabile nel terzo mondo, inammissibile da utilizzare per “sostituire” gli atroci 4x3.
Oltre ad invitare i cittadini a continuare la poderosa partecipazione nella raccolta delle firme, il Coordinamento dei Comitati anti-Cartellopoli vista la gravità, la pericolosità e gli enormi rischi per l’incolumità dei cittadini e dell’ambiente urbano richiede che il settore affissioni del Comune di Roma venga commissariato quanto prima per poter procedere ad un azzeramento e ripartenza di un contesto che non ha eguali in nessuna altra città al mondo.
Roma, 14/05/2010



Evviva qualcuno finalmente reagisce!
Da questa città si vorrebbe ormai fuggire perchè oppressi ed aggrediti non tanto dal traffico di cui ci si può anche fare una ragione, ma dagli impianti pubblicitari che offendono, non danno tregua, distruggono il bene comune, sono i killer del paesaggio urbano e delle nostre menti.
Oreste Rutigliano
Consigliere Nazionale Italia Nostra

APPELLO CONTRO IL PROGETTO di
“Riqualificazione della Piazza del Comune di Sabaudia”


Sono stati resi pubblici gli elaborati del progetto per la “Riqualificazione della Piazza del Comune di Sabaudia” (alcuni documenti sono pubblicati sul blog del Prof.Arch. Giorgio Muratore promotore della protesta).
Per Italia Nostra più che di riqualificazione si deve parlare di vera e propria “ristrutturazione” della più importante piazza di Sabaudia, l’esempio più rappresentativo delle Città di Fondazione italiane. Gli elaborati hanno suscitato tra la cittadinanza molte reazioni negative con raccolte di firme per richiedere l’annullamento del progetto. In considerazione di tali reazioni Italia Nostra riteneva (evidentemente, illudendosi) che il progetto sarebbe stato accantonato: sia chiaro, “quel progetto”, poiché sulla necessità di un vero restauro conservativo della piazza l’Associazione è convinta che si debba attuare nei più brevi tempi possibili.

Sabaudia è nota in tutto il mondo come il più riuscito esempio tra le “città nuove” dell’Agro Pontino, sorte con la bonifica integrale degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso; unico esempio tra le città che fondono in sé urbanistica e architettura razionalista, mirabilmente integrate tra di loro, nel disegno e nella esecuzione, oltre che con lo splendido ambiente in cui si colloca.

Tali caratteristiche sono state per lo più mantenute in quasi tutti il suo Centro Storico; In particolare la Piazza del Comune (ex piazza della Rivoluzione) rappresenta il luogo centrale, il perno del sistema di piazze sul quale è basata la città, definisce e simbolizza il complesso cittadino, come luogo di riferimento del territorio e dei suoi abitanti.

Il progetto di “riqualificazione” non rispecchia il concetto di restauro conservativo, il solo che può essere consentito per questa piazza. La Piazza, a nostro parere è un “unicum”, un contesto “concluso” nel suo insieme architettonico e non soltanto nel suo riferimento alle “quinte degli edifici esistenti” ma anche nel rispetto delle prospettive originali.

Il problema della contestualizzazione dei monumenti da salvaguardare con il loro intorno, ritorna ancora una volta ; ancora non si riesce a comprendere che un monumento ha un senso non solo come elemento singolo, ma anche e soprattutto se visto nel contesto che lo circonda.

Questo principio, apparentemente molto semplice, stenta ancora ad essere recepito in tutto il suo valore, anche dalla legislazione nazionale per quanto attiene la tutela dei beni culturali.

Per la città di Sabaudia le piazze costituiscono una sorta di filo conduttore, un susseguirsi di fatti architettonici tesi ad una unitaria composizione della città, una città omogenea, una città d’autore.

Sabaudia, dopo la guerra, ha subito molte slabbrature, come nel caso della piazza del mercato (piazza S. Barbara) e, per quanto riguarda la piazza del Comune, è sicuramente necessario liberarla da tutte le superfetazioni che sono state introdotte negli ultimi anni, ma non riteniamo abbia bisogno di alcuna modifica sostanziale se non del restauro.

Ci appelliamo alla sensibilità del Sindaco di Sabaudia, al Soprintendente ai Beni Architettonici e Paesistici del Lazio e in particolare alla neoeletta Presidente del Lazio perché questo progetto venga annullato e le risorse vengano destinate ad un vero restauro della Piazza nel pieno rispetto della tradizione architettonica che ha ispirato la sua Fondazione e ne rimane il più autorevole esempio italiano.



Richiesta per la raccolta di firme di intellettuali e uomini di cultura.


Sottoponiamo alla Sua attenzione un problema della massima urgenza. Il Comune di Sabaudia ha ottenuto dalla Regione Lazio 1.700.000 euro per "restaurare" la famosa piazza del Comune di Sabaudia. Il progetto che ha già ottenuto il via libera dalla Soprintendenza, stravolge l'impostazione razionalista degli spazi e dei volumi architettonici di un luogo tanto celebrato dalla storia dell'architettura italiana. Se ritiene condivisibili i contenuti, La pregherei di sottoscrivere l'appello in allegato alla presente facendoci pervenire il suo documento per fax al 0645439048.(sezione Roma-Lazio di Italia Nostra) Grazie per la preziosa collaborazione Il consigliere nazionale di Italia Nostra
Ebe Giacometti (3472600163)


Per il ciclo “Conoscere la città: rioni e quartieri”

Giovedì 10 giugno 2010

Il Villino a Roma e la sua tutela
Introduzione al tema (presso la Sezione) e
Passeggiata nel quartiere Prati


L’oggetto del nostro incontro è particolarmente caro a Italia Nostra, che ha promosso, con il contributo di Irene De Guttry, nel 1993, 2001 e 2009, tre pubblicazioni dedicate, appunto, al “Villino a Roma” nei quartieri Parioli, Prati-Delle Vittorie e Nomentano, una sorta di guida con catalogazione – anche al fine della tutela – di questa tipologia di edilizia privata, che connota estese zone intorno al centro storico della città.
Ci introdurrà al tema – prima della passeggiata – anche con l’ausilio di proiezioni o di un filmato, la Prof. Marcella Morlacchi, architetto docente nella Università, oggi di Pescara e già presso la Scuola di specializzazione in restauro dei monumenti nella Università di Roma, autrice anche di una recentissima pubblicazione sul “colore” a Roma.
Appuntamento, dunque, presso la sede della Sezione romana, in via dei Gracchi 187, alle ore 16,30.
Seguirà la passeggiata, nei dintorni, per scoprire alcuni villini storici di particolare interesse architettonico. A questa passeggiata potrà seguire, ad altra data, quella nel quartiere Nomentano.
Si prega di prenotare la propria partecipazione presso la Segreteria della Sezione (tel. 06/45439118 e mail italianostra@italianostraroma.it) e di essere puntuali.



Vittoriana Carusi

La tutela programmata ci sembra doverosa


Il lento trasformarsi del carbonato di calcio in solfato di calcio è l'ultima tappa della malattia che affligge il Colosseo. Il processo di disgregazione dovuto a smog, inquinamento, piogge acide e vibrazioni è inarrestabile.

Fenomeno che si conosce dagli anni ottanta e che almeno dagli inizi del 2000 viene ripetutamente denunciato da Italia Nostra. La sezione di Roma ha pubblicato nel 1989 per l'anno europeo dell'ambiente il volume : Città inquinata: i monumenti" analizzando le cause del degrado su opere architettoniche di Roma, Atene, Goteborg, Cracovia e Ankara. Le emissioni del gas di scarico delle automobili e il riscaldamento domestico che provocavano il degrado allora non sono stati ancora completamente abbattuti oggi. Il processo del degrado dei monumenti continua.

Parlano di " cancro della pietra" i direttori e funzionari tecnici della Soprintendenza archeologica di Roma, dopo i sopralluoghi tecnici hanno infatti elaborato una strategia di pronto intervento che costerà 23 milioni di euro.

Poiché prevenire è meno costoso che reprimere ben volentieri pubblichiamo le dichiarazioni del Commissario Robero Cecchi sui Beni archeologici romani:"l'attività di cura richiede pertanto non distratta routine od occasionale applicazione ma prassi attenta alle cose che ci sono state consegnate dalla storia, insieme alla consapevolezza che si tratta di una disciplina durissima che richiede motivazioni fondate".

Tutela programmata, quindi, che il Commissario propone ispirandosi ai principi di uno dei più illustri teorici del restauro italiano Giovanni Urbani. Richiamo sacrosanto che non dovrebbe provocare nessuna polemica ma dovrebbe invece far riflettere. Dopo tanti anni di interventi a pioggia, stanziamenti destinati all'area centrale e poi stornati su altri capitoli di spesa e promesse non mantenute, finalmente Cecchi pone al Ministero dei Beni Culturali l'obiettivo della tutela programmata scegliendo la strada più aspra ma più rigorosa segnata dalla dottrina di Giovanni Urbani.

Rimossi cartelloni abusivi alla foresteria sud del Foro Italico

Davanti alle bianche pareti di travertino dell'Ostello della Gioventù, cioè la Foresteria sud del Foro Italico opera di Enrico del Debbio, vincolato dal Codice dei Beni culturali, campeggiavano 3 cartelloni pubblicitari.
Abusivi perchè davanti ai monumenti vincolati è vietata la Pubblicità.
Italia Nostra aveva segnalato alla Soprintendenza ai beni architettonici di Roma l'abuso e la Soprintendenza ha esercitato il suo diritto di tutela : facendo demolire 3 cartelloni.
E' una goccia nell'oceano ma fa ben sperare quest'attenzione al decoro dei monumenti.


Vanna Mannucci
Vicepresidente





A proposito dei cartelloni abusivi:

Italia Nostra ricorda che si stanno raccogliendo firme per una delibera di iniziativa popolare contro i cartelloni abusivi che devastano la città.


I punti di raccolta firme contro i cartelloni:

I MUNICIPIO
SALA GIUNTA - Lungotevere Pierleoni 1, quarto piano (ogni mercoledì dalle ore 17.30 e fino alle 19.30)LIBRERIA FARENHEIT - Campo de' Fiori (orari di negozio)
ERBORISTERIA DEGLI ANGELI - Via del Pellegrino 169 (orari di negozio)

II MUNICIPIO
GALLERIA LE ARTI - Via Lago Tana 10 (9-12 / 15.30-19.30 tutti i giorni salvo il lunedì)ELECTRO-CLUB - Piazza Alessandria 13a (8.30-19.30 tutti i giorni salvo il sabato pomeriggio)

VIII MUNICIPIO
LIBRERIA TORRE MAURA - Via dei Tordi 12a (orario di negozio)

IX MUNICIPIO
PUNTO INFORMATIVO PARCO APPIA ANTICA - Largo Tacchi Venturi (domenica mattina)

X MUNICIPIO PUNTO INFORMATIVO PARCO APPIA ANTICA - Area giochi Via Lemonaia (domenica mattina)

XX MUNICIPIO
VERDI AMBIENTE SOCIETA' - Via Flaminia 53


domenica 16 maggio 2010


venerdì 14 maggio 2010

Ama ha rimosso l'amianto a Città Giardino. Siamo soddisfatti.


Italia Nostra Roma aveva segnalato all'Ama che nel Parco regionale dell'Aniene a Città Giardino erano stati abusivamente buttati elementi consistenti in amianto vicino alle abitazioni e a un parco giochi di bambini.

Ama è intervenuta in tempi ragionevolmente brevi e ha rimosso il pericolosissimo amianto.

Italia Nostra Roma esprime, insieme ai cittadini di Città Giardino apprezzamento per l'intervento.

giovedì 13 maggio 2010

Stanno scomparendo le botteghe storiche di Roma

La città storica perde la sua identità culturale.
Stanno chiudendo uno dopo l'altro i negozi storici di Roma:
l'antica libreria Micozzi del quartiere Prati, nata nel lontano 1923, è stata chiusa dal gennaio scorso per l'esosa richiesta di affitto da parte dei proprietari.
La bottega di impagliatura sedie e divani nel cuore della Suburra ha ricevuto lo sfratto dalla nuova proprietà.
Stessa sorte hanno avuto gli storici negozi del centro storico: la storica profumeria aperta dal 1872 Materozzoli, il negozio di biancheria intima Schostal aperto dal 1870, la gioielleria Massoni, la storica gastronomia di Piazza San Lorenzo in Lucina Teichner.
La lista continuerà se continueranno le miopi logiche affaristiche a danno di un patrimonio sociale e culturale che contraddistingue e personalizza la città affondando le sue radici nella memoria dei quartieri storici romani.
La città si sta trasformando in una lunapark di luci e colori volgari e senza personalità che di certo cancelleranno la storia, la memoria, il valore e l'atmosfera originaria della capitale. Risparmiateci tutto questo!
Lasciate che ci sia ancora spazio per tutto ciò che non risponde necessariamente a qualche tornaconto economico, e che sia soltanto e semplicemente Bello!

mercoledì 12 maggio 2010

Colosseo "isola archeologica"

Finalmente si va nella direzione giusta! Le forti dichiarazioni del sottosegretario Giro che esclude al Colosseo show e concerti nel futuro sono apprezzabili.
Il sottosegretario ai Beni Culturali e il commissario di Governo Cecchi hanno alzato il tiro dopo i distacchi della volta che hanno interessato qualche giorno fa l'anfiteatro Flavio. Non si aspetti però per attuare il programma "virtuoso" il completamento della Metro C perchè troppo dovrebbe aspettare il monumento che da tempo è un' illustre rotatoria automobilistica.
Si riprende nuovamente in mano il progetto della pedonalizzazione dei Fori Imperiali, abbandonato fin dai tempi del sindaco Petroselli, con interventi programmati nel tempo.
Non si vuole tutto e subito la strada è lunga ma Giro e Cecchi l'hanno finalmente inaugurata.


Italia Nostra Roma ha inviato il 14 maggio alle testate giornalistiche un comunicato stampa di apprezzamento per le decisioni del Ministero pubblicate sulla stampa dal Sottosegretario Francesco M. Giro e dal Commissario archeologico Roberto Cecchi.

Stop al cantiere dentro Villa Borghese!




E' urgente: bisogna interrompere immediatamente gli scavi nella Valle dei Platani di Villa Borghese. Italia Nostra e le altre associazioni ambientaliste chiedono di bloccare le ruspe dell'Acea per la realizzazione di un acquedotto proprio accanto ai platani secolari di una villa vincolata da leggi nazionali.
I lavori erano stati interrotti a giugno 2009; dopo i sopralluoghi del Prof. Carlo Blasi e del Prof. Renato Funiciello, chiamati dall'Amministrazione capitolina, infatti, era stato annunciato il pericolo devastante per le piante secolari.
Non sono chiare le ragioni della nuova perizia richiesta dal Campidoglio ai tecnici dell'università della Tuscia in base alla quale questi scavi non arrecherebbero alcun danno ai platani secolari. Perché le Soprintendenze statali e comunali tacciono?
Italia Nostra e le altre associazioni chiedono la garanzia che i platani piantati dal giardiniere del Cardinale Scipione Borghese nel seicento non corrano un "rischio accettabile" ma che non corrano nel modo più assoluto nessun rischio! Stop ai lavori dentro Villa Borghese!
Abbiamo chiesto un incontro urgente all'assessore De Lillo: Assessore De Lillo quando pensi di concederci questo incontro, a lavori finiti?

martedì 11 maggio 2010

Ulteriori riflessioni di Italia Nostra Roma sulle dichiarazioni di Corsini

Stupisce e dispiace il richiamo in positivo allo sviluppo urbanistico di Londra e Parigi. Due capitali, sotto l'attacco delle archistar, che sono state sfigurate nella loro identità; Londra in particolare con il famoso "cetriolone"che svetta tra i monumenti del centro storico.
L'assessore-tecnico Corsini dimentica, forse, che il Sindaco Alemanno, al momento dell'insediamento, aveva dichiarato di voler abbattere la teca di Meier quale simbolo di negazione dell'urbanistica del centro storico romano e falsa modernizzazione. Italia Nostra sostiene la modernizzazione della città solo se rigorosamente inserita in un quadro di riferimento coerente con la tutela del centro storico capitolino. Semplice concetto che dovrebbe essre condiviso da tutti.

lunedì 10 maggio 2010

Comunicato Stampa Roma, 7 maggio 2010


COMUNICATO STAMPA
Roma, 07.05.10

ARCHISTAR, GRATTACIELI E SCANDALOSI ACCORDI DI PROGRAMMA.

Oggi, giovedì 7 maggio, Italia Nostra, ha tenuto una conferenza stampa sulla necessaria modifica e aggiornamento del Piano Regolatore della precedente Giunta, dato che il Sindaco Alemanno non ha ancora avuto il coraggio d’interrompere la continuità di intenti e di azioni rispetto al passato.
IL PRESIDENTE DI ITALIA NOSTRA ROMA, CARLO RIPA DI MEANA CHIEDE RISPOSTE AI SEGUENTI PUNTI PRINCIPALI :
- il recente convegno “Archistar” sul riutilizzo sulle aree dismesse.ha creato dubbi e perplessità sul pericolo di progetti puntiformi che, se non inseriti in quadro generale di riferimento, rischiano di avere conseguenze devastanti. Per questo il Prof.Ing. Pietro Samperi nella sua relazione ha chiesto urgentemente l’aggiornamento del non più nuovo Piano Regolatore riferendosi in particolare ai futuri progetti di Millenium e alle eventuali Olimpiadi. Nel convegno, tra l’altro, non sono stati date indicazioni sul numero e sulla localizzazione sia delle aree dismesse che di aree ed immobili di cessione demaniale, in conto finanziamenti della Legge di “Roma Capitale” –
- si torna a chiedere che per il Centro storico vengano ripristinate le tutele della zona “A del PRG del 1962 e cancellate dal piano regolatore della passata Giunta. Mai nessuna risposta è stata data alla richiesta formulata dal Prof. Samperi, a nome di ITALIA NOSTRA, e inviata un anno fa al Sindaco Alemanno. In particolare sul degrado di Piazza del Popolo, divenuta un continuo bivacco per iniziative multiple e pericolose per la sicurezza dei cittadini e dei monumenti , il Presidente Carlo Ripa Di Meana è pronto ad inviare un’ esposto alla Magistratura Penale.
- necessità di spostare l’attenzione sull’ area metropolitana per quanto riguarda la realizzazione di un vero Piano Casa, che possa risolvere il problema di abitazioni a basso costo, piano che si realizzi al di là della “Green Belt” dell’Agro romano intoccabile.. Si ravvisa quindi l’urgenza di una pianificazione unitaria dell’area metropolitana con quella della città di Roma.
- Roma non è una città “OGM”, non può essere gestita da multinazionali, deve essere preservata la sua natura orizzontale. Natura voluta dai padri dell’urbanistica romana attraverso la norma di non superare i 30 metri di altezza affinchè fosse sempre visibili la cupola di San Pietro e i suoi sette colli. I grattacieli proposti dalle Archistar non sono compatibili, per questa decisione non occorre indire un referendum.
ITALIA NOSTRA ai grandi temi dell’aggiornamento del PRG accompagna le relative proposte di soluzioni in uno specifico documento che viene inviato al Sindaco e che si allega a questo comunicato.

Italia Nostra Roma ringrazia tutti i cittadini che hanno partecipato alla conferenza stampa dopo aver consultato il nostro blog.

Il nostro blog: www.italianostraroma.blogspot.com

Italia Nostra risponde all'assessore all'urbanistica Corsini

L'assessore all'urbanistica Marco Corsini dopo la conferenza stampa del 7 maggio di Italia Nostra Roma, sulla necessità impellente di modifica e aggiornamento del piano regolatore, risponde accusando l'associazione di disinformazione e disattenzione circa il lavoro svolto dall'Amministrazione in campo urbanistico.

Italia Nostra oltre ad informarsi costantemente dei lavori e progetti della pubblica amministrazione seguiti da esperti del settore si avvale ormai da diversi anni della collaborazione dell'autorevole prof. ing. Pietro Samperi, presidente della commissione Urbanistica dell'associazione. Samperi ribadisce l'urgenza di un aggiornamento complessivo del piano regolatore a 10 anni del concepimento.
E' noto a tutti, e ancor più dovrebbe esserlo all'assessore all'urbanistica, che il prof. Samperi è uno dei massimi conoscitori ed esperti del piano regolatore di Roma sin dal 1962. Parlare quindi di disinformazione e disattenzione è a dir poco bizzarro. Ci saremmo aspettati dall'assessore Corsini un attegiamento più costruttivo e non la liquidazione superficiale di un esperto come il prof. Samperi. La critica di Corsini sulla disinformazione e disattenzione viene rifiutata quindi da Italia Nostra per due motivi: perchè non viene rivolta a qualcuno che improvvisa pareri e competenze a sproposito, e perchè se di disinformazione si parla allora le responsabilità sono di quelli che dovrebbero tenere informati i cittadini. Le informazioni riguardo alle decisioni e proposte del Campidoglio allora, forse, è arrivato il momento che circolino in modo più chiaro e trasparente. In applicazione della delibera del consiglio comunale che impone agli amministratori l'informazione ai cittadini sui progetti del Campidoglio.

mercoledì 5 maggio 2010

Conferenza stampa sull'urbanistica romana: i nodi critici.


Italia Nostra Roma terrà venerdì 7 maggio alle ore 12,00, presso la propria sede di Via dei Gracchi 187, una conferenza stampa sui nodi critici dell'urbanistica a Roma.

Interverranno il professor Pietro Samperi presidente della commissione urbanistica di Italia Nostra Roma, Carlo Ripa di Meana presidente Italia Nostra Roma e i consiglieri Mannucci, Belvisi, Rutigliano e Cipriani.

Tutti i cittadini interessati sono invitati ad intervenire e a prendere parte al dibattito.

martedì 4 maggio 2010

Il vincolo non c'è più



Sembra impossibile: annullato dal Consiglio di Stato un vincolo diretto nel Parco dell'Appia Antica.

Si tratta del vincolo diretto posto sui 15 ettari della tenuta e del casale della Giostra. La zona è compresa fra l'area di Cecilia Metella e il Circo di Massenzio che rappresenta il punto di confluenza dei due monumenti più suggestivi della Regina viarum.

Normalmente i vincoli diretti interessano quelle zone di rilevanza archeologica, artistica e ambientale per tutelarle da possibili compromissioni speculative.

L'area è già da tempo proprietà privata, esclusa quindi dall'uso pubblico. L'annullamento del vincolo posto negli anni novanta aumenterà la criticità e gli evidenti pericoli archeologici e speculativi per una delle zone più rappresentative dell'Appia Antica, battaglia di una vita di Antonio Cederna.

Fortissima è la preoccupazione di Italia Nostra Roma, principale artefice dell'apposizione del vincolo. Per tale ragione si sta già attivando per conoscere le motivazioni dell'annullamento e opporsi alla decisione del Consiglio di Stato.

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