lunedì 14 ottobre 2013

IL DESTINO DEL MUSEO GEOLOGICO NAZIONALE A LARGO SANTA SUSANNA

"La scoperta di una struttura templare sul Quirinale - Indagine Archeologiche presso l'Ex Regio Ufficio Geologico (Largo Santa Susanna)" se ne discuterà mercoledì 16 ottobre dalle ore 11.00 al Museo Nazionale Romano Palazzo Massimo alle Terme - Largo Villa Peretti 1 - 



Italia Nostra Roma invita soci e simpatizzanti a partecipare a questo incontro per capire il destino per ora opaco e negato del Museo Geologico Nazionale.

Un destino infausto, a nostro parere, di un elemento architettonico vincolato che ha ospitato le collezioni del Servizio Geologico Nazionale. 
Il palazzo, opera del Canevari, che poggia sulle Mura Serviane, vincolato, vincolatissimo, è vuoto e abbandonato dal 2005, anno in cui è stato venduto alla FINTECNA. L'ex Museo di Largo Santa Susanna è passato di mano in mano. Ora è di proprietà della Residenziale Immobiliare 2004 S.p.a

Le collezioni sono disperse, bene culturale e patrimoniale dello Stato, una volta persa la sede storica, sono state ricoverate in parte in un hangard della Protezione Civile a Castelnuovo di Porto, in parte nella sede del Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri di Via Curtatone  e nel 2008 sono passate dall'APAT (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e Servizi e Tecnici) all'Istituto Superiore per la Protezione Ambientale ISPRA dove tuttora "giacciono" in locali non idonei alla loro conservazione in "disagiata sede".
"L’Italia, Paese gravemente dissestato dal punto di vista idrogeologico ed ad altissimo rischio sismico, ha “polverizzato” il Servizio Geologico Nazionale, venduto il Palazzo storico dell’Ufficio Geologico (già sede del Museo Agrario Geologico), immagazzinate e sottratte al pubblico godimento le Collezioni geologiche nazionali, dall’inestimabile valore storico e scientifico.

Italia Nostra Roma ha chiesto al Ministro dell'Economia, al Ministro dell'Ambiente e al Ministro dei Beni Culturali di porre rimedio all’inaccettabile negazione al godimento del pubblico ed alla fruizione degli studiosi del Museo Geologico Nazionale, con un danno enorme per la conoscenza storica e scientifica del territorio.
GLI INTERESSI PRIVATI NON DEVONO TRAVALICARE L’INTERESSE DELL’INTERA COMUNITÀ SCIENTIFICA INTERNAZIONALE E DEI CITTADINI ITALIANI.
           Una capitale europea sprovvista di un museo di scienze della Terra, perché sacrificato ad interessi privati, non è ammissibile".

 Questo quanto abbiamo chiesto e ancora chiediamo ai Ministri interessati.
Il Ministro Bray ha avuto la cortesia istituzionale di rispondere ad Italia Nostra Roma sottolineando che le collezioni hanno già un vincolo ope legis ma non un vincolo specifico come richiesto da Italia Nostra Roma. 
Invece di inventarsi un nuovo museo delle scienze è imperativo che Stato Regione e Comune si occupino e preoccupino di restituire a studiosi e cittadini il MUSEO NEGATO.

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