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lunedì 20 gennaio 2014

REASTYLING DI PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE

Un buon progetto atteso dai cittadini da tanti anni con, però, un baco grosso come una casa. 17 milioni di Euro per rifare il look a quella piazza che porta nel suo cuore il Mausoleo dell'Imperatore Augusto, ma per il Mausoleo non c'è un euro per il restauro.
L'elemento caratterizzante di quella piazza non è certo la nuova Ara Pacis di Richard Meier, contestata ed ingombrante, non è la piazza progettata dall'architetto Vittorio Ballio Morpurgo, ma è sicuramente il Mausoleo di Augusto.
Italia Nostra Roma ritiene demenziale che, dopo evidentemente una grossa fatica per recuperare 17 milioni di euro necessari alla risistemazione della piazza, non sia stata fatta analoga fatica per reperire presso il Ministro dei Beni Culturali o attraverso finanziamenti privati, la somma necessaria per il restauro del pezzo forte della collezione. Una scarpa e una ciabatta, quindi.
I 2000 anni della morte dell'Imperatore Augusto saranno celebrati lasciando il Mausoleo in mezzo ad una piazza ristrutturata come "un dente cariato" come Antonio Cederna lo definì con una immagine che rende bene il concetto.
Gli stessi progettisti, vincitori del concorso nel 2006, dichiarano:
".....Riguardo al Mausoleo, si è voluto rispondere al tema dell’integrazione tra i due opposti modelli: dell’isolamento e della contestualizzazione, proponendo il rilancio del protagonismo. 
Quanto all’atteggiamento progettuale, in un luogo grondante di storia ma di cui è urgente una rianimazione funzionale, le due vie della conservazione e dell’innovazione sono state percorse separatamente: affidando al restauro - inteso, però, anche come de-restauro e recupero del senso - il monumento antico; e all’innovazione, intesa nella proposizione di una nuova socialità urbana e nella confidenza dialogica delle parti, il frammentato intorno urbano.....". (estratto dal sito ufficiale del concorso)


Roma Capitale deve trovare i finanziamenti per il completamento dell'opera che deve prevedere prioritariamente il restauro del Mausoleo dell'Imperatore Augusto.

martedì 14 gennaio 2014

IL PASSATO VIENE CANCELLATO IN OGNI MOMENTO

Eravamo in molti sabato scorso a Tivoli a dire No al "Muro della vergogna". Associazioni, comitati e semplici cittadini tutti uniti nel protestare ed esprimere il proprio sdegno per quel muro, che da quasi 10 anni, "avvolge" Ponte Lucano ed il Mausoleo dei Plautii.
L'Agenzia Regionale per la difesa del suolo ha eretto questo "mausoleo" di oltre due metri di altezza per proteggere la zona dalle esondazioni dell' Aniene ma con scarsissimi risultati visto che quando il fiume esonda la tomba del Plautii è in balia della corrente dell'Aniene e la via Maremmana si allaga ad ogni temporale. Per ovviare a tutto ciò cosa si sono inventati? Due idrovore che scaricano l'acqua oltre il muro di cemento armato. Quando si dice l'ingegno!!!!
Ma i problemi sussistono non solo d'inverno, con le piogge, ma anche durante tutto l'anno.
L'area monumentale, Ponte Lucano e Mausoleo dei Plautii, è uno dei più importanti complessi di età tardo repubblicana rimasti integri in Italia e per la sua rilevanza storica-archeologica è considerato dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità. Ma tutto ciò a chi importa...... Oltre quel muro la sporcizia e l'incuria la fanno da padrona. L'abbandono è totale, altro che valorizzazione del patrimonio culturale!!!
Come disse Philippe Daverio a conclusione di una sua trasmissione dedicata a Tivoli e allo scempio di Ponte Lucano: "Il passato viene cancellato in ogni momento. Vergognatevi di quello che avete fatto del vostro patrimonio"

venerdì 10 gennaio 2014

DOMANI TUTTI A PONTE LUCANO

L'appuntamento è per domani alle 14,30 a Ponte Lucano per dire no al muro di cemento che da anni soffoca il Mausoleo dei Plautii a Tivoli e a nulla serve per l'esondazione dell'Aniene: Anzi nel disastro ambientale del 20 novembre scorso in Sardegna si è visto, al di là di ogni dubbio come i fiumi cementificati abbiano creato morte e distruzione senza proteggere nulla. Nè la Liguria nè la Sardegna nè tutte le altre disastrose alluvioni di Sarno, Soverato e di Giampilieri hanno insegnato agli organi preposti alla tutela di intervenire immediatamente per eliminare tutto ciò che può creare dissesto idrogeologico. Ci si limita ad ululare al momento e poi dimenticarsi di tutto e di tutti.
CI VEDIAMO DOMANI AL MAUSOLEO DEI PLAUTII ALLE ORE 14,30

giovedì 9 gennaio 2014

SUL MURALES DI 550 METRI SUI MURAGLIONI DEL LUNGOTEVERE

Italia Nostra Roma invita i decisori a rimangiarsi la decisione e dare retta a Philippe Daverio che definisce l'operazione murales sui lungotevere un "KITSCH SPAVENTOSO"
. Tutti daccordo, naturalmente, ma la stessa operazione di sponsorizzazione potrebbero essere molto più degnamente indirizzata al recupero delle Mura Aureliane, 19 chilometri di terra di nessuno, anzi, per la verità, dominio assoluto di fichi, capperi, ailanti e altre piante infestanti. Ma di questo, naturalmente nessuno ne parla, nè il funzionario della Sovraintendenza comunale, deputato alla "valorizzazione" del patrimonio prende alcuna iniziativa per indirizzare in maniera consona le idee balzane che sfiorano la mente del prima che passa per la strada.(ancorchè famoso)
Bravo Philippe Daverio: UNA VOCE FUORI DAL CORO!!! 

SEGNALAZIONE

Cari lettori, vi segnaliamo un bell'articolo di Manlio Lilli del 9 gennaio 2014 pubblicato su Il Fatto Quotidiano: Il titolo : Roma, Appia antica: il sogno di Cederna tra rifiuti e piscine private.
E, aggiunge Italia Nostra Roma, di un traffico automobilistico di scorrimento da far invidia alle free ways di Los Angeles e San Francisco, ma qui siamo sulla Regina Viarum declassata abbondantemente a cenerentola. Incontrerà mai il suo principe azzurro?
Il piano del traffico di Roma deve prevedere una ed una sola grande priorità: liberare la Via Appia antica dal delirio di automobili che tutti i giorni la percorrono. Altro che ticket in via Cola di Rienzo o in viale Marconi!!!
Come diceva Antonio Cederna quelli sono "cerottini per un massacro".

mercoledì 8 gennaio 2014

CHI SE NE FREGA DELLE TERME DI AGRIPPA, CALPESTIAMOLE PURE


Dopo l'Ara Pacis e la Nuvoletta di Fuksas sopra l'Unione Militare di via Tomacelli, a Via del Tritone angolo con via Due Macelli si interviene pesantemente sul Centro Storico di Roma con un nuovo centro commerciale (effettivamente mancava nel centro storico di Roma un altro enorme centro commerciale......) ovviamente sono venute alla luce delle eccezionali preesistenze archeologiche. La sagra dell'ovvio perchè l'acquedotto dell'acqua Vergine è ben visibile, da sempre, in via del Nazareno.
 L'ultima moda è quella dei pavimenti trasparenti sui quali i compratori distratti passeggiano tutti presi dai loro acquisti. Il centro commerciale si fa, forse con il famoso Piano Casa della Polverini, la Sovrintendenza, come sempre, tace come se non fossero fatti suoi e il pavimento trasparente da il contentino a chi si accontenta.
La valorizzazione del nostro patrimonio sta diventando sempre di più una mometizzazione dei beni.






COMUNICATO  STAMPA
08.01.2014

LA NUOVA RINASCENTE A VIA DEL TRITONE

VENGONO  ALLA LUCE LE TERME DI MENENIO AGRIPPA ECCEZIONALE SITO ARCHEOLOGICO BEN NOTO ALLA SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA
ITALIA NOSTRA CHIEDE AL MINISTRO BRAY DI NON PERMETTERE DI
FARLE DIVENTARE LO SPOT PUBBLICITARIO DEL NUOVO CENTRO COMMERCIALE

Sta per arrivare nel Centro storico, con licenza del 22.02.2013, un enorme centro commerciale che, partendo da via Due Macelli, arriverà ad affacciarsi, con un largo fronte, su  via del Tritone conservando, sembra, solo la facciata dell’originale edificio come quinta di teatro mentre l’interno è stato interamente demolito. Sono state  portate alla luce le Terme di Menenio Agrippa con tutto il sistema idraulico dell’acquedotto dell’Acqua Vergine, già ben visibile a Via del Nazareno
Un sito archeologico di straordinaria valenza ben noto alla Soprintendenza Archeologica.
Non è stato un ritrovamento fortuito.
Risulterebbe che al piano terra metteranno un bel pavimento trasparente per ammirare
il sito archeologico, un bel richiamo pubblicitario per i clienti del centro che saranno però, specie i giovani, molto più interessati agli acquisti.
Come a via Giulia e in altri ben conosciuti siti archeologici sarà sempre più un affare proporre interventi che portino alla luce i reperti. Più saranno di valore più l’affare sarà proficuo e la Soprintendenza farà una bella e erudita pubblicazione.
Perché il MIBAC seguita a permettere questa “valorizzazione”?
Tra l’altro risulterebbe che nella Conferenza dei servizi è stato concesso (con il Piano Casa della Giunta Polverini ? ) un aumento di cubatura del 20% da aggiungere alle migliaia di metri cubi del complesso demolito.
Un altro intervento, dopo quello dell’Ara Pacis e dell’Unione Militare, che sconvolgerà i già compromessi equilibri storici-abitativi del Centro storico con una ulteriore grande attrattiva commerciale di cui non si aveva certo bisogno quando invece il centro sta perdendo man mano i suoi abitanti.
Anche questo ennesimo intervento invasivo dimostra che, come ha già denunciato Italia Nostra senza ricevere fino ad oggi ascolto da nessuna istituzione , il Centro storico di Roma è ormai privo di ogni tutela. Il Piano regolatore nel 2008 ha cancellato la tutela della zona A, nel 2009 la Giunta Regionale ha completato l’opera decidendo nel Piano Paesaggistico di eliminare qualsiasi tutela.

La mancanza di tutela è giustificata dal fatto che il Centro Storico di Roma è sito “patrimonio dell’Umanità “ dell’UNESCO. Ma l’UNESCO, in realtà, non impone tutele ma solo “linee guida” non prescrittive.   

martedì 7 gennaio 2014

AUGURI A TUTTI E BUON 2014

Cari lettori, siamo pronti ad affrontare i problemi di Roma vecchi e nuovi. Da dove partiamo: la Metro C prima di tutto,
il Centro storico e i piani di massima occupabilità (tavolino selvaggio tanto per capirci)
che anche se approvati non sono applicati, i pullman turistici la nuova delibera non migliora affatto la già caotica situazione attuale,  lo stato disastroso del Foro Italico che merita un esposto alla Procura della Repubblica.
Da oggi parte un'azione di Italia Nostra Roma che vuole estendere la tutela paesaggistica a tutte le aree in Agro Romano non ancora edificate.
Il Centro storico non ha tutela Italia Nostra Roma propone la tutela paesaggistica cancellata dalla Regione Lazio. (tutti i centro storici della Regione sono tutelati tranne Roma con la scusa che è sito UNESCO).
Convenzioni scadute che in Campidoglio PD e PDL fanno rivivere col principio: prima si costruiscono i palazzi e poi si vedrà se si faranno le strade e servizi pubblici. Forti azioni legali per ristabilire il pubblico interesse.
Di AMA, dopo l'invasione dei porcellini a Boccea,

 parleremo domani.
A presto cari lettori dateci vostre notizie e informazioni.

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