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lunedì 22 dicembre 2014

AUGURI

A tutti i nostri affezionati lettori vada il più fervido augurio di 
BUON NATALE  e di un 2015 strepitoso.



LO STADIO SI FACCIA PURE, CARO ASSESSORE CAUDO, MA A RISCHIO ZERO PER OGNI CITTADINO ROMANO

L'Assessore Giovanni Caudo ha sferrato un attacco violento e immotivato a Italia Nostra Roma che l'Associazione respinge con forza.
 Riportiamo quanto dichiarato  in una nota del 18 dicembre scorso,  dall’Assessore alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale, Giovanni Caudo:
 “Italia Nostra ha diffuso un comunicato contro lo stadio di Tor di Valle affermando che l'area è a rischio esondazione. A sostegno di tali affermazioni mette un link alla carta del rischio dell'autorità di Bacino del Tevere. Peccato però che proprio da quella carta si evinca che l'area dello Stadio non è a rischio, in buona parte è addirittura bianca, mentre le uniche zone rosse sono quelle del quartiere di Decima, soggette all'esondazione del fosso di Vallerano, la cui sistemazione è infatti individuata dall'amministrazione comunale come una delle opere che condizionano la dichiarazione di pubblico interesse da parte dell'Amministrazione. Duole registrare come un'associazione dal passato glorioso, che ha visto tra i suoi protagonisti figure rigorose come Antonio Cederna, sia ridotta a un così basso livello di approssimazione che toglie ogni autorevolezza alle sue affermazioni”.
Italia Nostra Roma risponde il 19 dicembre con il seguente comunicato stampa, ripreso da numerosi media:
STADIO A TOR DI VALLE

ITALIA NOSTRA RISPONDE ALL’ATTACCO VIOLENTO E MISTIFICATORIO
DELL’ASSESSORE CAUDO

Italia Nostra Roma in riferimento al violento e mistificatorio comunicato stampa di ieri dell’Assessore alla Trasformazione Urbana, Caudo, dichiara che mai  nei suoi comunicati, ai quali si riferisce l’Assessore, ha denunciato  un “rischio esondazione” dell’area di Tor di Valle, ma solo che era soggetta a un forte  rischio idrogeologico per l’esondazione del Fosso di Vallerano come descritto  dal PAI. Piano di Assetto Idrogeologico.
Tale forte rischio è documentato nel parere espresso, nell’agosto us, dall’Autorità di Bacino  nella Conferenza dei Servizi sullo Studio di Fattibilità dello stadio, che lo pone tra le criticità  tanto che ha imposto ben sei condizioni obbligatorie per mitigarlo tra le quali la principale è quella della : “realizzazione preliminare delle opere di messa in sicurezza idraulica del fosso di Vallerano”
Nel comunicato di Italia Nostra, che ha scatenato la nota priva di ogni fondatezza  dell’Assessore, si faceva notare che nella tre criticità esposte, mercoledì 17 scorso, all’Assemblea capitolina non vi era il rischio idrogeologico dell’area di Tor di Valle per l’esondazioni del Fosso di Vallerano.
L’attacco dell’Assessore Caudo denigratorio e fortemente lesivo dell’immagine dell’Associazione è talmente grave e ingiustificato che Italia Nostra si riserva  di verificare la possibilità di una querela.

Osservazioni di Italia Nostra Roma:
In questo momento opaco e critico della politica romana dovrebbe essere esigenza primaria di tutti i componenti della squadra di Ignazio Marino, chiarire qualsiasi dubbio, agire con la massima trasparenza e illuminare gli angoli oscuri di qualsiasi atto pubblico. E' impressionante e assai poco rassicurante che, invece, di chiarire e rispondere nel merito, l'Assessore Giovanni Caudo abbia scelto la strada, arrogante, di denigrare l'Associazione Italia Nostra e soprattutto attribuirle dichiarazioni mai rilasciate alla stampa. Sembra quasi che l'Assessore non sappia neanche leggere i comunicati stampa.
 Italia Nostra Roma
ha sempre e solo parlato di
 rischio idrogeologico 
dovuto al fosso di Vallerano 
e mai di esondabilità del Tevere.

La realtà è che l'Assessore  Caudo ad oggi non ha risposto a noi nè al Consiglio comunale che viene chiamato a votare a scatola chiusa uno stadio in una zona "a rischio" senza che sia rispettata la condizione dettata dall'Autorità di Bacino, per la quale, prima di pensare a qualsiasi edificazione in quella zona, occorre mettere in sicurezza il Fosso di Vallerano (costo 15 milioni di euro).
Gli eventi drammatici della Liguria, Toscana, Lombardia e Emilia Romagna non hanno insegnato nulla ai nostri politici. Questa la grande preoccupazione di Italia Nostra Roma. I politici sono sempre pronti "a stracciarsi le vesti" dopo le tragedie ma non si preoccupano mai di evitare che queste tragedie avvengano.
Lo Stadio si faccia pure, caro Assessore Caudo, ma a rischio zero per ogni cittadino romano.

UN CONSIGLIO PER UN REGALO DI NATALE INTERESSANTE

Se siete alla ricerca di un regalo particolare, interessante e che faccia scoprire gli esperimenti di Raffaele Curi, vi consigliamo "Circolarità - percorsi tra le performance di Raffaele Curi".
Il libro, edito da I Libri di Emil,  è l'ultima fatica di tre giovani e brillanti autori : Samuele Briatore, dottorando presso la Sapienza Università di Roma all'interno del Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo ma soprattutto nostro validissimo collaboratore nel campo della valorizzazione dei beni culturali e studi storico critici , Dalila D'Amico, dottoranda in Musica e Spettacolo presso la Sapienza e Cristina Danese, storica dell'arte, collaboratrice della Fondazioni Alda Fendi e nostra nuova socia.
"Circolarità" è un viaggio trasversale nelle performance di Raffaele Curi attraverso dieci anni di produzione per la Fondazione Alda Fendi. Si tratta di spettacoli, messi in scena in diversi luoghi esclusivi di Roma, che puntano verso una fluidità in cui precipitano chimicamente diversi linguaggi artistici, diverse suggestioni, spesso in contrasto tra loro, per dar voce ad un unico viaggio, quello esistenziale dell'uomo che con il suo esserci, conosce, spera, sbaglia, ama, odia, ricorda, cerca.
Un regalo intelligente che consigliamo a tutti i nostri lettori.


venerdì 12 dicembre 2014

UN'ALTRA SOLUZIONE PER LO STADIO DELLA ROMA

Dovrebbe iniziare martedì 16 dicembre dalle ore 9.00, nell'Aula Giulio Cesare, la discussione sul pubblico interesse del progetto del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Il condizionale è auspicabile in quanto, dalle informazioni in nostro possesso, la stragrande maggioranza dei 48 componenti il Consiglio Comunale di Roma Capitale non sa di che si tratta. O meglio, sa che deve decidere se fare o meno lo stadio ma non sa a quale prezzo l'operazione deve essere fatta. 
Innanzitutto nessuno, o quasi, dei Consiglieri, eletti per fare gli interessi dei romani, è stato messo nelle condizioni, con documentazioni, prescrizioni delle Conferenze dei Servizi, pareri di Commissioni riunite singolarmente o collegialmente, di valutare obiettivamente e consapevolmente l'intero progetto. Omissioni di informazioni, omissioni di progettazione reale e non su rendering o plastici che hanno fatto il giro di Roma (che si possono cambiare quando si vuole come far apparire e scomparire grattacieli). Qui non si tratta di accontentare i tifosi di questa o quell'altra squadra della Capitale si tratta di capire perchè ci si è intestarditi, o forse qualcuno lo sa, su quell'area. Un'area che non solo non è ancora di proprietà dell'Euronova, ma è soprattutto un' area al momento INEDIFICABILE PERCHE'  A ELEVATO RISCHIO IDRAULICO. Quello che vi stiamo dicendo viene da fonti ufficiali e verificabili http://www.abtevere.it/sites/default/files/datisito/piano_gest_risch_all/dic_2013/mappe_rischio/r107.pdf)
Spiegazione per noi comuni mortali: su Tor di Valle non si può costruire perchè, in caso di forti piogge, il Fosso di Valleranello esonda e allaga non solo l'area del Torrino ma anche quella di Tor di Valle. 
Per rendere l'area edificabile è necessario un intervento di mitigazione di ben 15 milioni, come ci è stato riferito da una fonte autorevolissima. L'intervento di mitigazione non può essere di soli 5 milioni come previsto dall'Euronova e riportato nella famosa delibera comunale. Però con 5 milioni di Euro, contro i 15 necessari per mettere in sicurezza i cittadini del Torrino, l'area di Tor di Valle diverrebbe edificabile con vantaggi evidenti a chiunque non dorma da piedi. 
Poca roba a fronte di un guadagno enorme se si considerano anche i tre grattacieli. 
Domanda: gli altri 10 milioni di Euro chi li mette? I cittadini che aiuterebbero l'Euronova a concludere la sua operazione sportivo-immobiliare?
Ma prima di questo c'è forse l'elemento più inquietante dell'intera vicenda di cui nessuno parla. L'area di Tor di Valle di chi è? Non è della SAIS dei fratelli Papalia vecchi proprietari dell'Ippodromo in quanto dichiarati falliti. Non è di Euronova in quanto ha si acquistato il terreno dalla Sais ma non in tempi utili per non rientrare nel fallimento dei Papalia. 
Attualmente la vendita, infatti, è sia al vaglio della Procura della Repubblica per un'ipotesi di bancarotta fraudolenta e distrazione di fondi da parte dei Papalia, sia da parte del giudice fallimentare. La prima udienza del giudice fallimentare si è conclusa con un nulla di fatto rimandando tutto a data da destinarsi. Ricordiamo che il fallimento della società dei fratelli Papalia potrebbe portare, come estrema conseguenza, all'annullamento della vendita del terreno a Parnasi e di quindi far saltare il banco del l'affare nuovo stadio. Possibile che nessuno, Sindaco, suo staff, Assessore Caudo e tutto il Consiglio Comunale, siano a conoscenza di questa intricata vicenda che invece è chiarissima, perchè si è informata, a una Associazione di volontari come Italia Nostra Roma? Possibile che tra gli amministratori comunali - tifosi della Roma nessuno abbia raccolto il tam tam della rete? 
Italia Nostra Roma è da sempre sostenitrice della realizzazione da parte delle due società capitoline, Roma e Lazio, di un proprio stadio per liberare il Complesso Monumentale del Foro Italico da funzioni devastanti. Sembra evidente, però,  che l'area indicata presenta troppe criticità, opacità e incertezze. 
Ci appelliamo ai tifosi romanisti perchè pretendano chiarezza e tempi certi su una vicenda che chiara non è,  tempi certi non ha e soprattutto non sarà mai lo stadio della Roma.  James Pallotta la spaccia come la "casa dei tifosi romanisti" ma all'AS Roma andrà solo il comodato d'uso trentennale per le partite in casa. Tutti gli altri ricavi andranno alla società che James Pallotta e Luca Parnasi costituiranno, dopo l'approvazione del progetto definitivo, e avrà sede a Milano.  







ITALIA NOSTRA ROMA
CHIEDE
CHE SIA FATTA LUCE ANCHE SU ALTRI  BUCHI NERI DI ROMA :
METRO C 
E
 IL PROGETTO DELLO STADIO A TOR DI VALLE

Metro C
Italia Nostra Roma ritiene un enorme buco nero quello della Metro C che si continua a finanziare ignorando le 45 varianti sostanziali che impongono, inevitabilmente, una nuova VIA,  atto dovuto fin dal 2009 quando la Regione Lazio colpevolmente decise che poteva essere scavalcata nonostante le varianti sostanziali. Sull’omissione della Valutazione di Impatto Ambientale, Italia Nostra Roma ha  inviato un esposto alla Procura della Repubblica, ancora oggi al vaglio degli inquirenti.

Nuovo stadio della Roma a Tor di Valle
Martedì prossimo, in Consiglio Comunale, forzando i tempi, sarà votato il pubblico interesse dell’opera.  E’ inaccettabile e gravissimo  che molti consiglieri comunali non siano stati informati che l’area, a tutt’oggi,  non è  di proprietà della Soc. Euronova, che nell’area sono già indicati graficamente  tre grattacieli di 900.000 metri cubi che saranno realizzati “per farsi tornare i conti” delle opere pubbliche necessarie per l’autorizzazione al progetto. Ultimo, ma non ultimo, molti consiglieri comunali non sanno che l’area oggi risulta inedificabile nel “Piano di gestioni del rischio alluvioni” voluto dalla Comunità europea,  Piano che sarà reso pubblico domani dall’Autorità di Bacino. L’inedificabilità è data dall’ “elevato rischio” idraulico dell’area di Tor di Valle e “molto elevato” nell’adiacente area del Torrino.
Consultare http://www.abtevere.it/sites/default/files/datisito/piano_gest_risch_all/dic_2013/mappe_rischio/r107.pdf)

Come può il Consiglio Comunale esprimersi martedì 16 dicembre 2014 senza che i suoi componenti siano in possesso di documentazione e informazioni fondamentali così da poter esprime un voto che non sia dettato da fede di partito o calcistica ma che sia un voto trasparente e consapevole nell’interesse dei romani. 

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